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"L'Amante" di H. Pinter - regia G. Oppedisano

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“La casa degli spiriti” di I. Allende Reg. e adattamento C. della Seta Teatro Nuovo (UD)
"Il bambino sogna" di H. Levine Reg. C. della Seta Teatro Franco Parenti (MI)

"Universo25" Teatro Lo Spazio (RM)
univ
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Negli anni '60 uno scienziato, John B. Calhoun, fece un esperimento: creo' un habitat ideale per i topi e lo chiamo' Universo 25. Spazio acqua, cibo, temperatura ideale. I topi si riprodussero, raddoppiarono, ma dal trecentoquindicesimo  giorno in poi, il paradiso diventò l'inferno. Morte sociale e poi morte fisica. Autodistruzione . Si interruppero le nascite. Alcuni topi diventarono pansessuali e iperattivi; diversi furono i casi di cannibalismo, altri, definiti dallo scienziato " i belli" erano interessati solo a se stessi, le loro uniche attività erano mangiare, dormire e lisciarsi il pelo. Lo scienziato lo definì "sprofondamento comportamentale" per denotare il collasso di una società a causa di anomalie comportamentali provocate dalla sovrappopolazione. Quell'habitat in teoria poteva contenere più individui: il problema era che c'erano più topi che ruoli sociali. Calhoun pensava che lo stesso meccanismo valesse peri esseri umani: che la crescita demografica incontrollata avrebbe portato la società al collasso. Ed alla fine della specie.

Un condominio in una qualsiasi città del mondo. Quattro personaggi si intrecciano, sognano, inventano mondi in cui rifugiarsi, si perdono. Si sentono minacciati dagli estranei, dagli immigrati, dal degrado, dai topi... Si aggrappano alle loro piccole vite immaginando disperatamente altre vite, altri mondi, senza rendersi conto di essere ridicoli.
Una portiera bigotta sedotta dalla televisione. Un avvocato arrogante, ossessivamente legato alla madre. Un disoccupato colto pervaso dal pensiero della morte. Una signora con un gatto, spaventata da tutto che si acquieta nei libri.
Anime perse che si incontrano e si scontrano in un universo che si riduce progressivamente: le identità si dissolvono, i ruoli sociali scompaiono. Universo 25.

 

 

 
 

 









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